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Sabato è iniziata la stagione del dolomiti Superski, ma la giornata non era delle migliori. Oggi invece abbiamo trovato uno splendido sole e una neve perfetta a Carezza / passo di costalunga.

Non venivo qui da anni (ci ho fatto i corsi di sci da bambino e ne avevo abbastanza) ma ora ci sono nuove piste e l’ho davvero apprezzato.

L’obiettivo per quest’anno è di sciare più di quello scorso… Staremo a vedere!

Con la pubblicazione da parte di Adobe di una famiglia di font (molto bella!) rilasciati con licenza libera, si pone il problema di riuscire ad usarli senza che siano ancora stati pacchettizzati dalla distro che si sta usando (nel mio caso Debian, ma per ubuntu le istruzioni sono le stesse).
L’operazione è davvero di una semplicità disarmante, ma la procedura mi è stata chiesta da diverse persone, per cui la descrivo qui.
Anzitutto, occorre procurarsi i font, qualsiasi font rilasciato in formato OTF va bene per questa procedura, ma io consiglio caldamente i bellissimi font rilasciati con licensza open da Adobe di cui parlavo all’inizio del post:

Successivamente, scompattare gli archivi e copiare i file con estensione “.otf” nella directory .fonts nella propria home (creare prima la directory, se non dovesse essere già presente).

 

Lanciare poi il comando “fc-cache -f -v” che forza l’aggiornamento dell’elenco dei font di sistema, e che per default va a considerare anche la directory .fonts dell’utente che lo lancia. (NB: l’opzione -v serve soltanto ad avere un output più dettagliato, e per essere sicuri che i font vengano riconosciuti).

 

A questo punto i font sono disponibili nell’elenco dei font di tutte le applicazioni X, e tutti quei tool che sono in grado di accedere ai font di XFT potranno usarli a loro volta.

Esempio: Aggiungendo la riga seguente al file Xresources:

URxvt.font: xft:SourceCodePro-12

si potrà usare il font Source Code Pro (a dimensione 12) in urxvt (ottimo emulatore di terminale).